Chiesa e catacomba di Santa Teodora - Rignano Flaminio, Città metropolitana di Roma Capitale

Roberto Cecchini

Si tratta di una specie di ostrica nascosta dagli scogli...all'interno non una perla preziosa ma comunque nel complesso un sito interessante, soprattutto per la storia. La chiesa che vediamo sorge sulla preesistente basilica paleocristiano (della quale rimangono tracce nei sotterranei) ed è stata costruita a metà del 1700 proprio per proteggere l'ingresso alla catacomba dove erano stati sepolti i corpi di Teodora (matrona romana che recuperò i corpi dei martirizzati Abbondio e Abbondanzio nonché Giovanni e Marciano, sepolti tutti nei cunicoli ricavati nel suo terreno). L'aspetto colpisce perché inusuale, con quel cilindro a base ellittica e facciata in stile neoclassico con lesene, modanature, finta trabeazione e timpano sopra il piccolo portale d'ingresso; sulla sommità un oculo ellittico e una terminazione con forme sinuose che si rifà all'architettura barocca. Internamente le pareti, di recente rimbiancate, sono decorate in stile neoclassico con finti capitelli pseudo-corinzi; a copertura dell'aula c'è una cupola a tutto sesto. Il presbiterio è ricavato all'interno di una piccola nicchia di fronte all'ingresso e li si trova un altare marmoreo con sovrastante cornice a muro dove prima c'era un crocifisso ligneo e proprio adesso è stato inaugurato un nuovo dipinto su tela che riproduce Santa Teodora e i quattro martiri, realizzato con tecnica e stile neorinascimentale. Sotto il dipinto trovano posto due teche realizzate di recente per custodire alcune delle reliquie presenti in alcune cassette antiche realizzate nei secoli passati per il trasporto dei resti dei martiri. Sul lato destro vi è la porta che conduce alla piccola sagrestia e in totale sono presenti 4 porte oltre il portone, esattamente come la basilica sottostante. In uno dei vani una serie di lapidi ricordano gli eccidi durante la guerra ma sono presenti anche memorie dell'incidente ferroviario avvenuto molti anni or sono proprio sotto la chiesa (nelle altre porte ci accede ai locali che vennero usati come obitorio). Unico particolare degno di nota è costituito dall'iscrizione originale, murata sulla parete, che riporta la scomunica papale per chiunque avesse osato trafugare reliquie da questo luogo sacro. L'accesso alle catacombe, che avviene da una delle porticine, è sicuramente il valore aggiunto di questa chiesa che di suo non ha nulla di particolarmente rilevante e che da fuori promette più di quanto mantiene ma che comunque resta un elemento molto suggestivo del territorio, visitabile grazie all'impegno dei volontari della Proloco, attivissima a Rignano. Utili info? Lasciate un like e guardate le altre recensioni fatte, anche sulle catacombe.