Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Indirizzo: Via di S. Vito, 00185 Roma RM, Italia.
Telefono: 064465836.
Sito web: sanvito-roma.it.
Specialità: Chiesa cattolica, Chiesa, Attrazione turistica.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 108 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.6/5.

Posizione di Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito

La Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito è una chiesa cattolica situata nel cuore di Roma, precisamente in Via di S. Vito, 00185 Roma RM, Italia. Questa chiesa, che può vantare una storia ricca e affascinante, è una delle attrazioni turistiche più interessanti della città eterna.

La chiesa è facilmente raggiungibile e accessibile a tutti, anche a coloro che si muovono in sedia a rotelle. Il suo numero di telefono è 064465836, mentre il suo sito web ufficiale è sanvito-roma.it.

La Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito è specializzata in cerimonie religiose, offrendo un servizio solenne e impeccabile. La bellezza e la sacralità della chiesa la rendono la location perfetta per matrimoni, battesimi e comunioni. Ma non solo: la chiesa è aperta a tutti i fedeli e a chiunque desideri trascorrere un momento di preghiera e riflessione.

Questa azienda ha 108 recensioni su Google My Business, con una media delle opinioni di 4.6/5. I visitatori apprezzano la bellezza della chiesa, la sua storia e la sua importanza spirituale. La professionalità e la gentilezza del personale sono altre caratteristiche apprezzate dai fedeli e dai turisti.

La Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito è una chiesa che offre non solo un servizio religioso, ma anche una esperienza spirituale unica e indimenticabile. Se stai cercando una chiesa con una storia ricca e affascinante, una location perfetta per cerimonie importanti o semplicemente un luogo dove pregare e meditare, la Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito è la scelta ideale.

Si consiglia di visitare il sito web ufficiale per avere maggiori informazioni sui servizi offerti, gli orari di apertura e le celebrazioni in programma. Non esitare a metterti in contatto con la chiesa per qualsiasi informazione o chiarimento. La Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito ti accoglierà a braccia aperte e ti offrirà un'esperienza spirituale indimenticabile.

Recensioni di Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito

Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Gilda Agostini
4/5

La Chiesa di San Vito si trova nel rione Esquilino, e sebbene sia antichissima, sia all 'esterno che all 'interno, risulta essere molto semplice e sobria.
All'interno ,pochi dettagli, ma degni di essere menzionati , come l' affresco , che raffigura San Sebastiano, Santa Margherita e San Vito , l'affresco della Madonna, attribuito ad Antoniozzo Romano ,e la leggendaria pietra scellerata .
Nella struttura che dà su via Carlo Alberto , è possibile visitare la cripta con degli interessanti reperti.
Ingresso 2 euro

Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Michele Soldovieri
5/5

Antonio Aquili, detto Antoniazzo Romano, è stato pittore di dimensione religiosa elevatissima, la cui spiritualità ha trasferito nelle sue splendide pale d'altare.
Attivo a Roma nel quattrocento, ci ha consegnato alla visione estetico religiosa opere di grande qualità artistica.
La chiesa di San Vito nel rione Esquilino, incastonata tra edifici tardo ottocenteschi e le mure serviane con l'arco di Gallieno a far da avancorpo,
ospita, all'interno di un'edicola, una composita pittura murale di Antoniazzo raffigurante, nel registro superiore, la Madonna con bambino in trono ed ai lati Santa Crescenza e San Modesto, tutore di San Vito e nel registro inferiore San Sebastiano, Santa Margherita e San Vito.
Sopra l'arco dell'edicola, in cui è inserita la composizione murale, è raffigurato, all'interno di un clipeo, il Cristo benedicente.
La chiesa di San Vito ha due facciate, quella originaria, semplice a capanna, è situata in Via di San Vito, nella parte interna dell'arco di Gallieno, ed ha un bel portale in marmo, dove nella fascia inferiore dell'architrave, campeggia l'iscrizione che ne individua la fondazione, avvenuta ad opera di Papa Sisto IIII nel 1411.
La facciata novecentesca in travertino attribuita al Ricci è stata realizzata per conferire maggior visibilità all'edificio religioso a seguito della ristrutturazione urbanistica del rione.
La nuova facciata, corrispondente alla zona dell'abside, è ora utilizzata come accesso ad un'interessante area archeologica scoperta a seguito dell'ultimo restauro effettuato negli anni settanta dello scorso novecento.
L'interno della chiesa, adornato da un bel soffitto ligneo a cassettoni ed abside ad emiciclo, è impreziosito sul lato sinistro da un affresco ottocentesco, sistemato all'interno di un'edicola, di ignoto autore, raffigurante la Vergine che offre il rosario ai Santi Domenico e Caterina da Siena.
Curiosa, la presenza, nella chiesa, di un cippo marmoreo denominato pietra scellerata, la cui iscrizione ricorderete il luogo del martirio dei cristiani romani.

Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Stefano Manzo
5/5

La Chiesa dei Santi Vito e Modesto è ubicata nel Rione XV (Esquilino) in Via di San Vito in Roma, ha la caratteristica di essere addossata all’antico Arco di Gallieno.

Fu costruita nel IV secolo e nel corso dei secoli subì notevoli modifiche fino alla importante ricostruzione voluta dal papa Sisto IV e realizzata nel 1477 come indicato nell’iscrizione presente nell’architrave del Portale d’ingresso (SIXTV S IIII PONT. MAX. FVNDAVIT 1477).

La Facciata dalla parte di San Vito risale al XV secolo e si presenta con una semplice facciata mattonata, con il tetto a capanna, il rosone vetrato e con un portale ligneo incorniciato in marmo, al quale si accede salendo alcuni gradini.

Nel 1900 venne eseguita una ulteriore ristrutturazione realizzando una nuova facciata su Via Carlo Alberto facendone il nuovo ingresso, dietro l’abside, realizzata in stile neoclassico, la quale si sviluppa su due ordini, sul primo con un grande portale, il secondo più basso con un finestrone triangolare sormontato da un frontone triangolare.

Nei successivi restauri del secolo scorso (1973-1977), dove vennero rinvenuti anche importanti resti archeologici, a partire del VI secolo a.C., sotto la chiesa, si riportò l’ingresso a quello più antico in via di San Vito e quello più moderno nel tempo è divenuto l’ingresso della parte archeologica che anche attualmente è visitabile.

La chiesa ha un’un’unica navata con abside semicircolare e due particolari edicole che fungono da altari, il soffitto è ligneo a cassettoni, il pavimento in cotto, nell’insieme risulta abbastanza semplice.
Fra quanto da segnalare vi sono due elementi posti sul lato destro:
- Una edicola di tipo rinascimentale dove nel sotto arco è presente Gesù Benedicente, al disotto un affresco sul muro su due ordini il primo il quale raffigura la Madonna in Trono con in braccio il Bambino Gesù con ai lati i Santi Modesto e Crescenzia e il secondo al di sotto con altri tre santi, posti entro nicchie.
Queste opere del 1483 sono attribuite al grande pittore Antoniazzo Romano.
Queste importanti testimonianze artistiche e religiose vennero rinvenute sempre nei restauri del secolo scorso.
- Un Cippo funerario dell’antica Roma completamente iscritto, detto anche la “Pietra Scellerata” dal vicolo omonimo dove venne ritrovata, la quale si ritiene secondo la tradizione essere stata posta nel luogo dove sotto l’imperatore Diocleziano, vennero martirizzati vari cristiani, fra i quali I Santi Modesto e Crescenzia.

Guardandola con attenzione si nota che risulta abbastanza consumata, specialmente verso il centro, il motivo è presto detto essendo nel medioevo ritenuta miracolosa dai credenti veniva raschiata per poter ingerirne la polvere che si riteneva essere curativa, ma direi taumaturgica, per la guarigione delle conseguenze del morso dai cani rabbiosi.

Nell’insieme si tratta di una visita molto interessante, sia per la strana e rara particolarità delle due facciate e sia per le usanza medioevali legate alla colonna taumaturgica, non ultimo l’interessante edicola con gli affreschi attribuiti ad Antoniazzo Romano.

Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Roberto Cecchini
4/5

Non è appariscente da fuori e non è bellissima neanche dentro, lì messa in quell'angolo di una piazzetta pedonale dove la scena è rubata dal cd arco di Gallieno a cui si appoggia e al quale ha scippato uno dei due fornici abbattuti. Unico esempio di chiesa che ha cambiato orientamento della pianta almeno in paio di volte per tornare alle origini. Piuttosto spoglia nasconde dei tesori....gli storici citano la Madonna con bambino ma per me il pezzo forte è il trittico con uno stupendo San Sebastiano, San Vito e santa margherita e la miracolosa "pietra scellerata". Da riscoprire. Guardate le foto e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto.

Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
John Mclane
5/5

Chiesa storica adiacente all' Arco di Gallieno. Molto bella al suo interno.
Per due euro si possono visitare le catacombe con i relativi scavi.

Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Riccardo Iacobucci
5/5

La chiesa è storicamente sede della parrocchia di Santa Maria Maggiore. Sulla parete di sinistra si trova la Pietra Scellerata, vistosamente erosa dai credenti che gli attribuivano poteri curativi contro la rabbia. Inoltre, di sicuro, è l'unica chiesa di Roma che ha invertito per ben due volte (ad inizio 900 e negli anni settanta) la collocazione di ingresso e abside.

Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Filippo D'Ascola
5/5

Luogo di culto antichissimo, "appollaiato" sui resti archeologici delle strutture che convergevano alla repubblicana, porta Esquilia, che sta li accanto, una ventina di secoli fa è stata trasformata nell'Arco di Gallieno.

L'area archeologica è spesso resa visitabile da volontari, la chiesa appare medievalmente semplice, ma a soffermarcisi le emergenze artistiche non mancano (wiki ne cita solo alcune).

La cosa più importante, visto che non stiamo parlando solo di un monumento, è lo spirito allegro ed ecumenico dell'ecclesia di persone che si riunisce lì, vuoi per la messa della domenica, vuoi per piccoli incontri di preghiera settimanali, o per le laudi mattutine.
Insomma, spirito.

Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Vito - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
GIULY Lizzy
4/5

All interno della chiesa un pezzo di colonna molto particolare chiamata volgarmente "la pietra scellerata "

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