Campanaro41
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La Chiesa Parrocchiale di San Fedele accoglie subito chi arriva a Buglio con il suo svettante campanile.
Risale al 1400 e si presenta ad una sola navata, con otto cappelle. Di pregio l'ancona lignea, in un primo tempo attribuita al pittore Cipriano Valorsa, grosino, con le immagini dei Santi Rocco, Maddalena e Sebastiano arricchite da un bellissimo paesaggio sullo sfondo. Pregevole lavoro anche l'ancona lignea (nella 4.a cappella a destra) contenente una statua di legno della Madonna col Bambino del sec. XVII.
In dettaglio:
I documenti attestanti l'esistenza della chiesa di San Fedele risalgono al 1323 (Xeres, Antonioli 1996; Visita Landriani 1444-1445, note); essa si era separata dalla pieve di Ardenno nel 1437 (Visita Landriani 1444-1445, note).
Il 14 ottobre 1437 papa Eugenio IV con un bolla concesse alla comunità di Buglio il diritto di costituzione della parrocchia di San Fedele e la separazione dalla chiesa plebana di Ardenno; in seguito, il 2 novembre 1440, Baldessar de Rino, cardinale sotto il titolo di Santa Maria in Trastevere, per delega del vescovo di Como, eresse formalmente la chiesa di San Fedele di Buglio in parrocchiale, come risulta dai due atti conservati nell'archivio della chiesa parrocchiale (Sosio 1984; Xeres 1999).
Negli atti della visita pastorale del vescovo Gerardo Landriani del 1445 la chiesa parrocchiale di San Fedele è gestita da un rettore, titolare di un beneficio curato, conferito da Baldessar de Rivo, vicario del vescovo di Como (Visita Landriani 1444-1445).
Nell'elenco del clero allegato agli atti del sinodo comense convocato nel 1565 dal vescovo Gianantonio Volpi è attestata la presenza di un rettore della chiesa di San Fedele di Buglio, nella pieve di Ardenno (Sinodo Volpi 1565).
Nel 1651 la chiesa dei Santi Fedele e Gerolamo di Buglio in Monte risulta elencata fra le parrocchie di un vicariato esteso al territorio che costituiva il terziere inferiore della Valtellina, comprendente la squadra di Morbegno e la squadra di Traona, la prima delle quali coincideva con una "congregatio" del clero, la seconda con due "congregationes", con centro rispettivamente a Traona e Ardenno. Buglio era compresa nella "congregatio tertia" (Ecclesiae collegiatae 1651).
Nel corso del XVIII secolo la parrocchia di Buglio in Monte è attestata come prepositurale noncupativa nel vicariato di Ardenno, sempre dedicata ai Santi Fedele e Gerolamo (Ecclesiae collegiatae 1794).
Nel 1798 la parrocchia di Buglio contava 535 anime. Nella parrocchia si aveva una confraternita e un pio luogo detto la Casa dei Poveri di Gesù Cristo (Quesiti Amministrazione Adda e Oglio, 1798).
Nel 1893, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 900.04. Entro i confini della parrocchia di Buglio, di nomina comunitativa, si avevano la chiesa filiale di San Pietro apostolo della frazione Villapinta, gli oratori di Sant'Antonio di Padova, di proprietà della confraternita del Santissimo Sacramento, di San Gerolamo dottore della Chiesa, di Sant'Agata vergine e martire, di San Sisto Papa e martire in località Ronco, San Quirico martire. Nella chiesa parrocchiale di San Fedele martire di Buglio esistevano le confraternite del Santissimo Sacramento, eretta nel 1653, e del Santissimo Rosario.