Chiesa di San Gregorio a Ponte Quattro Capi (o della Divina Pietà) - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Roberto Cecchini

Per quel che mi riguarda è sempre chiusa, probabilmente apre poche ore per le funzioni. Si trova a poca distanza dalla Sinagoga e quasi di fronte a Ponte Fabricio (noto anche come Pons Jadaeorum essendo collegato al ghetto ebraico) o dei Quattro Capi, toponimo dal quale deriva il nome con cui la chiesa è conosciuta. E' stato costruita forse su un antico oratorio sorto dove la tradizione vuole avrebbe risieduto S, Gregorio Magno nel 500. Affidata a una congregazione che si occupava di beneficenza, venne poi riedificata e con l'aggiunta dell'ovale affrescato sulla facciata, A metà del 1800 venne pesantemente restaurata e ridecorata internamente. Curioso il cartiglio posto sopra l'ingresso con una invettiva contro il popolo di Israele ma non è un caso visto che insieme alla chiesa di Sant’Angelo in Pescheria e al Tempietto di Santa Maria del Carmine, in questa chiesetta si tenevano le prediche obbligatorie o “coatte” a cui gli Ebrei romani furono costretti ad assistere per un certo numero di secoli, fino alla metà dell’Ottocento. Potete osservare sui fianchi due elemosiniere: una per le “povere famiglie e bisognose” e l’altra per la “Madonna della Divina Pietà”. Utili informazioni? Allora lasciate un like alla recensione e date un'occhiata a tutte le altre scritte su Roma.

Michele Soldovieri

Sull'altro lato del ponte dei quattro capi, l'antico Ponte Fabricio, si erge la facciata della chiesa di San Gregorio Magno, che ci appare palesarsi in dimensione obliqua rispetto al piano stradale del lungotevere.
Siamo al confine con il ghetto ebraico e la singolarità della chiesa è data da una iscrizione posta sulla facciata in doppia lingua, latina ed ebraica, sopra la quale campeggia all'interno di un'ovale l'affresco raffigurante la crocifissione realizzato dal Parrocel. L'epigrafe contiene un passo biblico non proprio benevolo nei confronti del popolo di Israele.
In questa chiesa, come nella vicina di Sant'Angelo in pescheria, si tenevano nel passato prediche finalizzate a che gli ebrei si convertissero al cristianesimo.
L'interno, completamente restaurato nel XIX secolo, contiene pregevoli tele settecentesche del Casali e del Parrocel ed una seicentesca dell'Hallet.

carlo petroselli

È una piccola chiesetta situata tra la Sinagoga e l'Isola Tiberina di fronte al ponte Fabrizio edificata sulla casa dov'è nato A.Gregorio.

Stefano Manzo

La Chiesa di San Gregorio della Divina Pietà (anche San Gregorio al Ponte Quattro Capi) si trova nel centro storico di Roma, Rione XI (Sant'Angelo) in Piazza Monte Savello.

L’edificio originario è molto antico e nel XVIII secolo fu completamente restaurata, nel successivo restauro del 1858 fu inserita nella facciata della chiesa l’iscrizione di un passo della Bibbia, in latino ed in ebraico.

Qui infatti si tenevano le prediche che venivano imposte agli ebrei durante il periodo dello stato pontificio.

La facciata si presenta con una linea semplice, su due ordini.

Al primo spicca un importante portale, con due lesene ai lati, sovrastato dall’iscrizione precedentemente descritta e da un grande affresco ovale che rappresenta la Crocifissione di Cristo.

Sul secondo in corrispondenza del portale vi è una grande finestra con balaustra con a coronamento un frontone curvilineo al cui interno è presente un Angioletto e alla cui sommità è posta una croce.

L’interno si presenta ad un’unica navata.

Carlo Carlevale

San Gregorio della Divina Pietà è una chiesa di Roma nel Rione Sant'Angelo, vicino alla Sinagoga: è dedicata a San Gregori Magno detta anche San Gregorio al Ponte Quattro Capi o Pons Judaeorum, per la vicinanza col ponte omonimo. È famosa perché vi erano tenute le prediche obbligatorie che venivano imposte, durante il regno Pontificio, agli ebrei. Di quest'uso fa memoria la doppia iscrizione, in latino e in ebraico, posta sull'architrave della porta.

Paolo Emilio Capaldi

Questa chiesa era presente fin dal XII secolo. Fu assegnata alla Congregazione degli Operai della Divina Pietà, che aiutabano le famiglie cadute in disgrazia.
La facciata presenta un affresco del crocifisso di Etienne Parrocel.
Una pergamena marmorea riporta in lingua greca e ebraica parole di conversione verso i giudei che abitavano il ghetto.

Luca Paonessa

A pochi passi dall'Isola Tiberina, vista da fuori, appare molto pregevole, ma purtroppo è sempre chiusa: impossibile quindi sapere come sia l'interno. Peccato!

Alessio Fauni

Situata proprio di fronte all'Isola Tiberina, questa stupenda chiesa che risale come costruzione prima del 'Quattrocento, è arrivata a noi nella sua attuale bellezza dopo le ristrutturazioni che si sono susseguite prima nella prima metà del 1700 e dopo nella seconda del 1800. Conservata benissimo è sicuramente un punto di interesse che non bisognerebbe farsi mancare se si capita in zona.