Chiesa di Santa Maria del Divino Amore - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Roberto C.

Piccola chiesetta di origine medievale (ma purtroppo di questa fase resta solo il bel campanile che la affianca) che inizialmente venne dedicata a Santa Cecilia (qui pare venisse a pregare, secondo alcuni era la casa del padre, sicuramente non la sua che si trovava in Trastevere, ma una iscrizione del 1100 ne accerta questa originaria intitolazione): successivamente venne dedicata anche a San Biagio, protettore dei materassai, la cui confraternita se ne prese cura a partire da fine 1500. Nel 1729 l'impianto iniziale venne completamente rifatto a opera del Raguzzini. A inizio 1800 venne affidata alla confraternita del Divino Amore e l'importanza della chiesa e della zona - anche essa luogo di pellegrinaggio - determinò il cambiamento dell'intitolazione e anche del toponimo (anche il Vicolo che collega Piazza Fontanella Borghese a Via dei Prefetti si chiama così). La cosa curiosa è che in questi paraggi abitò anche Caravaggio intorno a inizio 1600 ma ovviamente per allora non era elemento interessante per determinare il nome. Lo era invece la fede crescente che culminò nella decisione di ricoverare qui l'icona venerata nell'omonimo santuario durante i bombardamenti del 1944 ma l'afflusso in una zona (il campo Marzio) così difficile fece spostare di nuovo l'icona verso S. Lorenzo in Lucina e poi S. Ignazio. La facciata è semplice e l'interno della chiesa è a navata unica, con volta a botte, affrescata nell'Ottocento come è chiaramente visibile. Bella nel complesso e raccolta, una grata separa l'altare dal resto: merita una visita qualora la troviate aperta. Utili info? Allora lasciate un like e guardate le altre recensioni che ho fatto su Roma e non solo.

Stefano M.

La Chiesa di Santa Maria del Divino Amore, si trova nel centro storico di Roma, nel Rione IV (Campo Marzio) in vicolo del Divino Amore.

La costruzione originaria è molto antica, di origine medioevale, di tale epoca è rimasto solo la torre campanile medioevale del XII secolo, con il paramento in laterizi, posizionata alla destra dell’edificio si sviluppa su quattro ordini, e i due superiori sono composti da finestre trifore suddivise da colonnine marmoree con capitelli.

Un tempo era dedicata a Santa Cecilia, poiché erroneamente si riteneva vi avesse abitato la Santa anche per una iscrizione ivi presente che lo attestava, nel tempo è stata affidata all’Arciconfraternita del Divino Amore, dalla quale ha preso il nome.

La chiesa non ha un sagrato, si affaccia direttamente sulla strada, ha solo due gradini per accedervi.

La Facciata semplice, si presenta su 2 ordini ed è tripartita tramite delle lesene, sul primo ordine di altezza maggiore del secondo, spicca il grande portale ligneo incorniciato e architravato, sul secondo ordine e presente al centro un finestrone, il tutto sovrastato da un frontone triangolare, come fastigio è posta una croce in ferro.

L’interno si presenta ad un’unica navata con la volta a botte, in fondo all’abside quadrangolare è posta la Pala d’altare, in una “ricca” cornice con raggi dorati, dedicata alla Madonna del Divino Amore.

CURIOSITÀ: Durante la seconda guerra mondiale, per proteggerla da eventuali bombardamenti, venne portata in questo luogo l’originale e venerata immagine miracolosa della Madonna del Divino Amore del Santuario di Castel di Leva.