Chiesa Parrocchiale di Gesù Divino Lavoratore - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Michele Z.

Ero di passaggio è stata bellissima la messa domenicale era tutta cantata, grazie di cuore al parroco per la celebrazione domenicale ...

Giovanni A.

Il 24 marzo 1955 veniva posta la prima pietra della chiesa che sarebbe stata poi inaugurata il 15 maggio 1960 dal card. vicario Clemente Micara.
GESU` DIVINO LAVORATORE- L’idea del titolo “Gesù Divino Lavoratore” fu propria del primo parroco, mons. Francesco Rauti, ed incontrò il favore dei pontefici Pio XII e Giovanni XXIII che desideravano una testimonianza della presenza della Chiesa nel mondo del lavoro.
IL RICONOSCIMENTO STATALE- Il riconoscimento agli effetti civili del provvedimento vicariale è stato decretato dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in data 4 ottobre 1959.
IL TITOLO CARDINALIZIO- Il 22 aprile 1969 Paolo VI ha istituito nella chiesa il titolo presbiterale cardinalizio.

La chiesa di Gesù Divino Lavoratore sorge nel tratto iniziale di via Oderisi da Gubbio, nei pressi del piazzale della Radio. La costruzione, preceduta da un ampio sagrato, è a pianta ovoidale e si caratterizza esternamente per il paramento murario in blocchi di tufo squadrati con ricorsi in travertino, e per l'alta torre campanaria, anch'essa a forma cilindrica, che richiama in modo evidente una ciminiera. Il campanile, che alla sua sommità raggiunge un'altezza di circa 44 m, è posta in asse col portale centrale, collegata alla chiesa retrostante tramite una pensilina, e costituisce una sorta di propileo; la cella campanaria è delimitata da nervature in cemento armato disposte a formare dei triangoli. Ai lati di quello maggiore si aprono altri quattro portali rettangolari. La grande finestra che corre lungo l'intero perimetro dell'aula nella parte superiore della parete esterna, è ornata da una serie di croci greche anch'esse in tufo.

All'interno la chiesa è costituita da un'unica aula il cui soffitto presenta una «complessa orditura di travi primarie e secondarie» in calcestruzzo armato sorretta da quattordici pilastri radiali (che delimitano lo spazio di cappelle laterali) rivestiti in pietra. L'area presbiterale è situata sul lato opposto rispetto all'ingresso ed è rialzata di diversi gradini rispetto al resto della chiesa; dietro l'altare vi è un Crocifisso agonizzante su sfondo a tessere policrome. Sul ballatoio ai suoi lati si trova l'organo a canne Mascioni opus 839 costruito nel 1963-1964; è a trasmissione elettrica e dispone di 31 registri e la sua consolle, situata a pavimento nell'aula, ha due tastiere e pedaliera, con i comandi dei vari registri, accoppiamenti e annullatori a placchette a bilico

Marco C.

Una chiesa moderna e attuale, fredda, molto fredda, freddissima!!! Sotto tutti gli aspetti...

Domenico C.

Una chiesa nata negli anni 60 e che ha raccolto fedeli e non, da sempre, con sacerdoti sempre disponibili e con grandi iniziative, da non dimenticare un oratorio che ha attirato tutti i ragazzi della zona e che é stato un punto d incontro formidabile per la formazione fisica e civile.

Stefano M.

La Chiesa Parrocchiale di Gesù Divino Lavoratore è ubicata nel Quartiere XI (Portuense) in Via Oderisi da Gubbio, 16 a Roma.

La chiesa fu edificata a partire dal 1955 su progetto dell’architetto fiorentino Raffaello Fagnoni (1901 – 1966) fu ultimata e consacrata nel 1960 e le venne dato questo particolare nome di “Gesù Lavoratore” per sottolineare l’importanza del messaggio Cristiano nel mondo del lavoro, nel 1968 sotto Papa Paolo VI (1897 – 1978) venne eletta al titolo Cardinalizio.

L’ampio sagrato, lo spazio consacrato davanti alla facciata, rappresenta il luogo di accoglienza della chiesa, è sopraelevato mediante una gradinata ed è delimitato da una cancellata in ferro.

La Torre campanaria, che ricorda un ciminiera tipica delle industrie del XX secolo, è cava di forma cilindrica alta ben 44 mt si trova in asse con il portale della chiesa a cui è collegata attraverso una pensilina.

Il paramento murario è in mattoni di tufo rossi, con tre linee in travertino, in alto è presente la torre campanaria con listelli in cemento armato che formano dei triangoli isosceli.

La Facciata, tardo razionalista, in mattoni di tufo rossi, si presenta di forma circolare, con tre linee in travertino all’altezza di quelle della torre, nella parte alta per tutto il diametro sono presenti delle ricorrenti vetrate rettangolari, che servono per dare la luce all’edificio, oltre al portale principale ai due lati ne sono presenti altri quattro, della stessa dimensione.

L’interno si presenta con la pianta ovale, suddiviso in varie pareti da pilastri rivestiti in pietra i quali sorreggono la volta, al presbiterio sopraelevato si accede salendo alcuni gradini sul fondo da un’abside curvilinea. Al centro è posto l’Altare Maggiore in marmo e sul fondo è presente un grande crocifisso ligneo appoggiato su uno sfondo realizzato con piccole tessere policrome.

Il Soffitto è concavo in cemento armato con una complessa trama di travi dello stesso materiale che si manifestano con un gioco di forme geometriche.

Iolanda P.

Chiesa moderna, immensa e accogliente. Messa bella

Mario I.

Ottima accoglienza, sacerdoti disponibili e sempre presenti, guidati da un Parroco carismatico e infaticabile. Si respira un'aria di autentica fraternità anche tra i laici in una parrocchia molto popolosa e piena di attività costruttive! Ci vado a Messa spesso pur appartenendo ad un'altra Parrocchia nemmeno confinante.

Patrizia P. C.

Era la mia parrocchia tanti anni fa poi hanno diviso la zona e mi hanno assegnato ad altra parrocchia. So che era molto valida con i parroci precedenti don Luigino Pizzo e don Riccardo Lambra. Con il nuovo parroco credo ci sia stato un regresso, è stato chiuso l'asilo che era un fiore all'occhiello del quartiere, che ha preparato tanti bambini alla scuola primaria. È stato anche chiuso il centro Sportivo Marconi Stella. Era un centro di aggregazione di giovani e famiglie. Credo che questa politica allontanerà molti dalle pratiche religiose.