Museo Diocesano di Pavia - Pavia, Provincia di Pavia

Indirizzo: Piazza del Duomo, 27100 Pavia PV, Italia.
Telefono: 0382386511.
Sito web: museodiocesanodipavia.it.
Specialità: Museo d'arte, Museo.
Altri dati di interesse: Bagno accessibile in sedia a rotelle, Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Toilette, Ristorante.
Opinioni: Questa azienda ha 9 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 5/5.

Posizione di Museo Diocesano di Pavia

Il Museo Diocesano di Pavia è una destinazione imperdibile per gli appassionati d'arte e della storia. Situato in un edificio storico in Piazza del Duomo, 27100 Pavia PV, Italia, il museo offre una collezione unica di arte sacra e opere d'arte che risalgono al IV secolo.

Il museo è facilmente accessibile con una sedia a rotelle, con bagni e ingresso adattati per le persone con disabilità. Il museo è aperto dalle 10:00 alle 18:00 dal martedì al sabato, e dalle 13:00 alle 18:00 la domenica. Il costo del biglietto è di 7€ per gli adulti, 5€ per i bambini e gli studenti, e gratuito per i bambini sotto i 6 anni.

Il Museo Diocesano di Pavia è conosciuto per la sua vasta collezione di opere d'arte, tra cui dipinti, sculture, manoscritti e tessuti. Tra le opere più importanti ci sono il Trittico di San Pietro, una scultura del XV secolo, e il Tappeto di Re Carlo, un tappeto fiammingo del XVI secolo. Il museo ospita anche mostre temporanee di arte contemporanea e di altri artisti.

Il museo offre anche una caffetteria e un ristorante, dove i visitatori possono gustare piatti della cucina tradizionale pavese. Il museo è anche un luogo ideale per organizzare eventi e cerimonie, con sale adatte per meeting e conferenze.

Le recensioni dei visitatori del Museo Diocesano di Pavia sono eccellenti, con una media di 5/5 su Google My Business. I visitatori apprezzano la bellezza e la varietà delle opere d'arte, la facilità di accesso e la cortesia del personale.

Recensioni di Museo Diocesano di Pavia

Museo Diocesano di Pavia - Pavia, Provincia di Pavia
Mariateresa Peluso
5/5

Si trova sotto il Duomo della città. Si accede dall'esterno, l'ingresso è gratuito, al suo interno si possono ammirare colonne in stile dorico, ostensori, mosaici romanici, affreschi, oggetti liturgici e un grande libro antico. Sicuramente se si visita il Duomo è interessante visitare anche il museo.

Museo Diocesano di Pavia - Pavia, Provincia di Pavia
TheMax1075
5/5

Il museo diocesano di Pavia rappresenta un luogo suggestivo dalla duplice anima, perché si rivolge da un lato ai fedeli ai quali offre testimonianze della nascita di una comunità religiosa a partire dalle sue radici, dall’altro ai visitatori interessati agli elementi storico-artistici e architettonici in esso presenti. Il museo è inserito all’interno dei resti della cripta di Santa Maria del Popolo, una delle due antiche cattedrali romaniche distrutte alla fine del XV secolo per far posto all’attuale cattedrale.
L’attuale Duomo sorge infatti sul sito delle due preesistenti cattedrali “gemelle”, unite e comunicanti, di Santo Stefano (estiva) e di Santa Maria del Popolo (invernale). Le due chiese originarie furono fondate tra il VI e il VII secolo e poi riedificate, in forme romaniche, tra l’XI e il XII secolo. Santo Stefano presentava una facciata simile a quella della basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, ma con tre portali, mentre Santa Maria del Popolo aveva un unico portale e la sua facciata era arricchita da linee di mattoni invetriati bianchi, verdi e blu (in parte ora conservati nei Musei Civici), tra i più antichi esempi italiani (ed europei) di maiolicatura. Santo Stefano si componeva di cinque navate con volte a crociera, diversamente da Santa Maria del Popolo che ne aveva solo tre. Le due cattedrali furono progressivamente sconsacrate e demolite con l’avanzare del cantiere del Duomo, tanto che delle due chiese sopravvivono ora solo un tratto della muratura laterale di Santo Stefano lungo via Omodeo e parte della cripta di Santa Maria del Popolo, che, restaurata nel 2004, ospita ora il museo diocesano. All’entrata del museo si trova un sarcofago in granito con coperchio a doppio spiovente di età tardo-romana. Il percorso museale prosegue all’interno degli ambienti ipogei che costituivano la primitiva cripta illuminati anche da due aperture tonde aperte nella pavimentazione del Duomo, due oculi che consentono di contemplare la luminosità della grande cupola rinascimentale.
Alcune nicchie aggiunte nel XV secolo alle pareti della cripta ospitano porzioni dei mosaici pavimentali (XI-XII secolo) della doppia cattedrale medievale rinvenuti durante i restauri. Preziosi sono gli oggetti esposti nel percorso del museo, tra essi un riccio pastorale in avorio elefantino intagliato, dipinto e dorato realizzato da una bottega siciliana per mano di artigiani arabi e risalente alla fine del XII secolo. Esso raffigura la spira dell’antico serpente sconfitto dall’Agnello, Cristo, per mezzo della Croce. L’opera, appartenuta nel medioevo al vescovo di Pavia Pietro Grassi, appartiene a una serie di manufatti in avorio diffusi in tutta Europa ed eseguiti in Sicilia nel XII secolo da artisti arabi che lavoravano nell’entourage delle corte di Ruggero II e dei suoi successori. Sono poi esposte alcune sculture a tema religioso, tra le quali una Madonna con Bambino in terracotta dipinta, proveniente dalla chiesa dei Santi Primo e Feliciano e opera di un anonimo maestro lombardo attivo tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo, argenterie, tra le quali alcune appartenute al vescovo Fabrizio Landriani (1617-1642) e un grosso corale in pergamena miniato risalente agli ultimi decenni del XV secolo. Il riccio pastorale è stato scelto come simbolo del museo. Nella sala centrale del museo è collocata la grande tavola, che in origine era la cimasa di un polittico ora disperso, di Lorenzo Fasolo raffigurante la Madonna della Misericordia che accoglie sotto il suo mantello i membri della confraternita dei Disciplini Bianchi, opera eseguita a cavallo tra il primo e il secondo decennio del XVI secolo e proveniente dalla chiesa dei Santi Giacomo e Filippo. I disciplini, o disciplinanti o flagellanti erano una confraternita che si caratterizzava per la partecipazione alle processioni dei confratelli che vestiti di un saio bianco si percuotevano le spalle con uno strumento di penitenza la ‘disciplina’, un gruppo di strisce metalliche, unite da una catenella.

Museo Diocesano di Pavia - Pavia, Provincia di Pavia
Alessandro Mariani
5/5

Nuovo e bellissimo spazio ricavato negli ambienti dell’antica chiesa romanica di S.Maria del Popolo. Merita senz’altro una visita, anche perché l’ingresso è gratuito e le guide (del Touring Club) sono molto cordiali e competenti.

Museo Diocesano di Pavia - Pavia, Provincia di Pavia
Valeria Andreoli
5/5

Un luogo estremamente suggestivo, dato che si tratta della cripta dell'antica chiesa romanica di S. Maria del Popolo. L'illuminazione è evocativa, soprattutto nella prima metà della visita. Una sorpresa i due oculi che permettono di "sbirciare" dentro il Duomo!

Museo Diocesano di Pavia - Pavia, Provincia di Pavia
ANNA RODA
5/5

Aperto da un mese nell antica cripta di una delle due chiese romaniche concattedrali , ambienti suggestivi poche opere esposte ma di grande valore come il riccio di pastorale in avorio

Museo Diocesano di Pavia - Pavia, Provincia di Pavia
Mathew Fedley
5/5

Located to the right of the cathedral, this free museum seems to be open on Saturdays between 2-6 and Sundays between 10-12 and 2-6. This is not the largest museum, but it's good for 20 minutes and it's free. Note that there is almost no English translations, but it also a free museum so what do you expect

Museo Diocesano di Pavia - Pavia, Provincia di Pavia
Stefano Giallini
5/5

Museo Diocesano di Pavia - Pavia, Provincia di Pavia
Michail Paschalidis
5/5

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